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Di Wunderlabel , 16/08/2023

Finanziare una startup

Finanziare una startup

Aprire un’attività in proprio richiede non solo un’idea imprenditoriale innovativa e un solido modello di business, ma anche risorse finanziarie sufficienti a sostenere la nascita e crescita della startup. Ci sono molti modi per finanziare una startup e negli ultimi anni sono stati sviluppati nuovi metodi di finanziamento per facilitare l’accesso al capitale. Dalle fonti tradizionali come i prestiti bancari e gli investitori agli approcci più moderni come il crowdfunding e il venture capital, sono molte le opzioni disponibili per gli aspiranti imprenditori.

Quali tipi di finanziamento per startup esistono?

Le startup sono imprese innovative e orientate alla crescita che sono spesso all’inizio della loro attività e hanno un notevole bisogno di finanziamenti. La questione del finanziamento iniziale è di fondamentale importanza per il loro successo. Ci sono molti modi in cui le startup possono soddisfare le loro esigenze finanziarie; ciascuna di queste opzioni di finanziamento ha i suoi vantaggi e svantaggi. In questa panoramica ci occuperemo di alcuni dei modi più comuni di finanziare un progetto di startup e approfondiremo brevemente il loro funzionamento e come fare ricorso ad essi. Dall’azionariato al debito alle fonti alternative di finanziamento, ci sono molti modi con cui le startup possono trasformare la loro visione di business in realtà.

Finanziare una startup con i tuoi risparmi

Finanziare una startup con i tuoi stessi risparmi può essere un’opzione di finanziamento promettente per i fondatori di un’impresa. Ecco alcuni vantaggi e svantaggi di questo approccio:

VANTAGGI:
1. Indipendenza:
i fondatori mantengono il pieno controllo della loro attività, dato che non ci sono investitori esterni che acquisiscono delle quote.
2. Flessibilità: utilizzare i propri risparmi permette ai fondatori di plasmare la propria startup in base alle proprie idee e di prendere decisioni strategiche in autonomia.
3. Rapido processo decisionale: in assenza di investitori esterni non ci sono lunghe trattative o procedure di approvazione, il che porta ad avere un processo decisionale più rapido.
4. Meno debiti: diversamente dal caso del debito di finanziamento, non è necessario ottenere prestiti o ripagare gli interessi.

SVANTAGGI:
1. Fondi limitati:
i risparmi personali dei fondatori potrebbero non essere sufficienti a coprire tutte le esigenze di capitale della startup.
2. Rischio economico: i fondatori si assumono tutti i rischi finanziari se l’attività non ha il successo sperato.
3. Crescita ritardata: dato che la startup potrebbe non avere capitali a sufficienza, la sua crescita potrebbe essere limitata.
4. Assenza di reti esterne: la mancanza di investitori esterni fa sì che la startup non possa trarre beneficio dai loro contatti e dalla loro esperienza.

Finanziare una startup tramite prestiti o crediti bancari

Finanziare le startup tramite prestiti o crediti bancari può essere un buon modo per raccogliere capitale per l’impresa. Di seguito riportiamo alcuni vantaggi e svantaggi di questo approccio al finanziamento:

VANTAGGI:
1. Accesso a maggiori quantità di capitale:
i prestiti o crediti possono fornire alle startup somme di denaro più consistenti, che possono essere cruciali per l’espansione dell’attività e finanziare i costi di gestione.
2. Mantenimento delle quote societarie: a differenza del finanziamento azionario, i fondatori mantengono le loro quote nell’azienda, perché le banche non assumono una partecipazione nella società.
3. Tassi di interesse potenzialmente favorevoli: con una buona posizione creditizia, le startup possono ottenere tassi d’interesse bassi, che possono ridurre il costo complessivo del finanziamento.
4. Consulenza professionale: le banche spesso offrono consulenza finanziaria e sostegno nella pianificazione finanziaria, che possono essere di grande aiuto per i fondatori.

SVANTAGGI:
1. Obblighi di rimborso:
i prestiti e crediti devono essere ripagati indipendentemente dal fatto che la startup ottenga dei profitti o meno, e questo può risultare in oneri finanziari.
2. Dipendenza dalla posizione creditizia: il prestito dipende dalla posizione creditizia dell’azienda e/o dei fondatori, il che può rappresentare una sfida per le startup che non hanno una storia imprenditoriale alle spalle.
3. Flessibilità limitata: chi concede il prestito potrebbe imporre condizioni sull’uso del capitale, che possono a loro volta limitare la flessibilità imprenditoriale.
4. Rischio di bancarotta: se la startup non è in grado di ripagare per tempo i debiti, può incorrere in sanzioni elevate, costi aggiuntivi o addirittura finire in bancarotta.

Finanziare una startup cedendo quote

Un metodo molto diffuso per finanziare una startup consiste nel cedere quote dell’azienda a investitori esterni. Questo tipo di finanziamento si chiama finanziamento azionario e permette all’azienda di acquisire capitali offrendo agli investitori azioni della società. In cambio del loro investimento, gli investitori hanno voce in capitolo e l’opportunità di beneficiare dei profitti futuri. Il finanziamento azionario può essere interessante per le startup perché permette loro di mettere insieme grandi somme di denaro senza dover contrarre debiti di notevole portata. Gli investitori possono portare con sé anche preziose risorse, esperienza e reti di contatti che possono contribuire alla crescita della società. Tuttavia, i fondatori devono essere consapevoli del fatto che cedere delle quote significa cedere una parte del controllo sull’azienda e condividere le decisioni imprenditoriali con gli investitori.


Venture capital

Il venture capital è una forma di finanziamento azionario in cui investitori istituzionali, noti anche come venture capitalist, investono in aziende giovani e in forte crescita. Questi investitori non contribuiscono solo con risorse finanziarie, ma anche con competenze, esperienza e contatti di settore per aiutare la startup a fare il salto di qualità verso il successo.

VANTAGGI:
1. Maggiori quantità di capitale:
i venture capitalist sono in grado di investire somme significative, che permettono alle startup di realizzare le loro ambiziose idee di business e di crescere più rapidamente.
2. Competenza e supporto: oltre ai finanziamenti, i venture capitalist spesso forniscono risorse e consigli preziosi su strategia aziendale, gestione, marketing e reclutamento.
3. Reti: grazie ai loro contatti nel settore, i venture capitalist possono fornire alla startup preziose partnership e opportunità commerciali.
4. Condivisione del rischio: trattandosi di un finanziamento azionario, il rischio per la startup è limitato, in quanto non occorre ripagare il capitale.

SVANTAGGI:
1. Diluizione delle azioni:
in cambio dell’investimento, i fondatori cedono le azioni della società e possono perdere il controllo della stessa.
2. Aspettative elevate: i venture capitalist si aspettano in genere rendimenti elevati e un’uscita sotto forma di IPO o vendita della società. La pressione causata dall’esigenza di rispondere a queste aspettative può essere stressante per le startup.
3. Lunghi cicli di investimento: la ricerca di investitori di venture capital adatti e la chiusura dei round possono portare via tempo e distrarre il management da altri compiti importanti.
4. Rischio di insuccesso: se la startup non soddisfa le aspettative o fallisce il suo obiettivo, questo può portare a una perdita dell’investimento e a una potenziale uscita per l’azienda.

Crowdinvesting

Il crowdinvesting è una forma di finanziamento nella quale un gran numero di persone, nota come crowd, investe piccole quantità di denaro in un’azienda. In cambio, gli investitori ricevono quote nella società o una fetta degli utili futuri della startup. Questo tipo di finanziamento avviene spesso tramite piattaforme online che permettono alle aziende di raggiungere un’ampia base di investitori.

VANTAGGI:
1. Accesso al capitale:
il crowdinvesting permette alle startup di raccogliere capitale da un gran numero di investitori senza doversi limitare a un numero ristretto di venture capitalist o di business angel.
2. Ricerca di mercato e customer engagement: coinvolgendo una vasta gamma di investitori, le startup possono ottenere feedback molto utili e, potenzialmente, sviluppare una clientela fedele.
3. Meno diluizione: rispetto al venture capital o alla partecipazione di singoli investitori, i fondatori possono mantenere un maggiore controllo sulla loro azienda dando a tanti investitori una piccola quota.
4. Pubblicità: il crowdinvesting può anche aiutare ad aumentare la visibilità della startup, dato che i round di investimento ricevono spesso copertura mediatica o vengono diffusi tramite i social.

SVANTAGGI:
1. Grande dispendio di tempo e denaro:
la gestione di una campagna di crowdinvesting richiede tempo, risorse e spesso commissioni elevate per la piattaforma.
2. Obblighi verso gli investitori: le startup finanziate tramite il crowdinvesting hanno obblighi legali ed etici nei confronti dei loro investitori, il che può comportare ulteriori spese amministrative e di comunicazione.
3. Rischio di insuccesso: se la startup non ha il successo sperato, questo può comportare delle perdite per gli investitori e generare una reputazione potenzialmente negativa per l’azienda.
4. Assenza di competenze o reti di contatti: a differenza dei venture capitalist, i crowd investor spesso non offrono competenze o supporto aggiuntivi per la startup.

Business angel

I business angel sono persone facoltose che investono il loro capitale in startup giovani e in forte crescita. Oltre a offrire sostegno finanziario, i business angel spesso danno il loro contributo all’azienda con esperienza preziosa, conoscenze specifiche del settore e contatti. Agiscono come investitori privati e sono coinvolti attivamente nello sviluppo della startup.

VANTAGGI:
1. Sostegno finanziario:
i business angel possono investire notevoli somme di denaro per aiutare le startup a mettere in atto e far crescere le loro idee imprenditoriali.
2. Esperienza e know-how: i business angel spesso portano alla startup esperienza e competenze preziose, che possono avere un valore inestimabile per i fondatori.
3. Reti e partnership: i contatti dei business angel possono aiutare le startup a ottenere accesso alle reti di contatti significative per il settore e a potenziali collaboratori.
4. Flessibilità: rispetto ad altre opzioni di finanziamento, i business angel sono spesso in grado di offrire condizioni più flessibili e termini di rimborso meno stringenti.

SVANTAGGI:
1. Diluizione delle azioni:
in cambio dell’investimento, i business angel spesso ricevono quote della società, il che può portare a una perdita di controllo per i fondatori.
2. Limitato apporto di capitale: poiché sono investitori singoli, i business angel non possono investire con la stessa portata delle società di venture capital.
3. Dipendenza dai singoli investitori: le startup che sono fortemente dipendenti da uno o più business angel potrebbero essere più a rischio se l’investitore ritira il proprio sostegno.
4. Interessi divergenti: gli interessi del business angel potrebbero cambiare nel tempo, portando così a disaccordi e conflitti, specialmente per quanto riguarda le decisioni strategiche.

Acceleratore

Un acceleratore è un programma specializzato o un incubatore che mira a dare sostegno alle startup in una fase iniziale della loro crescita e ad accelerare il loro sviluppo. I programmi di accelerazione forniscono alle startup selezionate finanziamenti, mentoring, risorse, reti e un supporto avanzato per aiutarle a costruire il loro modello di business e aumentare le loro possibilità di successo.

VANTAGGI:
1. Assistenza capillare:
le startup ricevono un supporto dedicato e professionale da parte di mentori, esperti del settore e fondatori di grande esperienza, accelerando così il processo di apprendimento.
2. Accesso alle risorse: gli acceleratori spesso forniscono alle startup risorse come uffici, tecnologie, servizi e finanziamenti che altrimenti non sarebbero disponibili.
3. Opportunità di networking: i partecipanti hanno l’opportunità di creare connessioni preziose con investitori, clienti, partner commerciali e altre startup che possono contribuire alla crescita dell’impresa.
4. Notorietà e reputazione: la partecipazione a un noto programma di accelerazione può rafforzare l’immagine della startup e la sua credibilità presso potenziali investitori e clienti.

SVANTAGGI:
1. Dispendio di tempo:
i programmi di accelerazione richiedono un significativo investimento in termini di tempo da parte dei fondatori, che può mettere a dura prova le risorse e la gestione della startup.
2. Contributo di partecipazione: le startup devono spesso cedere quote dell’azienda o una quota degli utili futuri in cambio della partecipazione al programma.
3. Concorrenza: la partecipazione a un programma di accelerazione è spesso caratterizzata da forte concorrenza e non tutte le domande vengono accolte.
4. Focus su alcuni settori: alcuni acceleratori sono specializzati in determinati settori o ambiti tecnologici, il che potrebbe essere uno svantaggio per le startup al di fuori di questi ambiti.

Incubatore

Un incubatore è un'organizzazione o istituzione che supporta le startup e gli imprenditori nelle fasi iniziali del loro sviluppo. Gli incubatori forniscono una vasta gamma di risorse, tra cui uffici, tutoraggio, formazione, infrastrutture tecniche e reti per aiutare le startup a sviluppare le loro idee imprenditoriali, ottenere conferme sul loro modello di business e accelerare la loro crescita.

VANTAGGI:
1. Infrastruttura e risorse: le startup ottengono accesso a uffici, postazioni di lavoro, tecnologia e altre risorse che permettono loro di gestire il loro business in modo più efficace.
2. Tutoraggio e orientamento: gli incubatori offrono sostegno di mentori ed esperti in grado di dare feedback prezioso e fornire ai fondatori una sapiente guida.
3. Networking e opportunità di collaborazione: le startup hanno l’opportunità di fare rete con altre startup, investitori, potenziali clienti e business partner, che possono aiutare a crescere e far sviluppare il business.
4. Attenzione allo sviluppo: gli incubatori permettono ai fondatori di concentrarsi sullo sviluppo del loro prodotto o servizio, mentre a occuparsi delle questioni organizzative e amministrative è lo staff dell’incubatore.

SVANTAGGI:
1. Contributo di partecipazione:
le startup devono spesso cedere quote dell’azienda o una quota degli utili futuri in cambio della partecipazione al programma dell’incubatore.
2. Dispendio di tempo: la partecipazione al programma dell’incubatore richiede un dispendio di tempo ed energie che può mettere a dura prova le risorse e la gestione della startup.
3. Permanenza limitata: la maggior parte degli incubatori offre alle startup scelte un limitato periodo di sostegno, il che vuol dire che queste devono trovare risorse proprie alla fine del programma.
4. Concorrenza: l’accesso a un incubatore è spesso caratterizzato da forte concorrenza e non tutte le domande vengono accolte.

Finanziare una startup tramite programmi di finanziamento

Il finanziamento per una startup può essere ottenuto tramite programmi di sostegno offerti da governi, istituzioni pubbliche oppure organizzazioni private. Questi programmi forniscono sostegno finanziario, spesso sotto forma di sovvenzioni o prestiti con bassi tassi d’interesse, oltre a consulenza e risorse per aiutare le giovani imprese a crescere e svilupparsi.

VANTAGGI:
1. Sostegno finanziario:
i programmi di sovvenzione forniscono un’ulteriore fonte di finanziamento per le startup senza che queste debbano cedere capitale o contrarre debiti.
2. Oneri finanziari ridotti: le sovvenzioni o i prestiti concessi tramite programmi di finanziamento possono ridurre gli oneri finanziari per le startup, soprattutto nelle fasi iniziali del loro sviluppo.
3. Accesso alle risorse e consulenza: oltre al sostegno finanziario, i programmi di finanziamento spesso forniscono accesso a risorse, tutoraggio e consulenza che possono aiutare le startup a sviluppare i loro modelli di business.

SVANTAGGI:
1. Concorrenza:
i programmi di finanziamento sono spesso caratterizzati da forte concorrenza e non tutte le domande vengono accolte.
2. Sostegno temporaneo: i finanziamenti dei programmi di sostegno sono spesso limitati nel tempo e le startup devono trovare finanziamenti alternativi quando il programma si conclude.
3. Flessibilità limitata: i programmi di finanziamento impongono, in alcuni casi, condizioni e limitazioni all’uso dei fondi, che possono limitare la flessibilità imprenditoriale.
4. Complessità del processo di candidatura: fare domanda per un programma di finanziamento può essere una procedura complessa e laboriosa che richiede un forte dispendio di risorse amministrative.

Conclusioni

La scelta del tipo giusto di finanziamento per le startup dipende dalle esigenze individuali, dagli obiettivi e dalla propensione al rischio. Ciascuna opzione di finanziamento ha vantaggi e svantaggi che vanno attentamente valutati per identificare lo scenario di finanziamento ottimale per la startup. Indipendentemente dalla fonte di finanziamento scelta, è importante che le startup abbiano una chiara strategia di business e un piano realistico di finanziamento per massimizzare le possibilità di successo.

FAQ

Come finanziare una startup? 

Ci sono molti modi di finanziare una startup. Sono disponibili metodi tradizionali come i prestiti bancari e gli investitori, ma altri approcci moderni come il crowdfunding e il venture capital stanno man mano acquisendo sempre maggiore importanza. Scegliere la fonte di finanziamento giusta dipende dalla singola situazione della startup e richiede attenzione nella fase di ricerca e pianificazione.

Quali banche finanziano le startup? 

Le startup possono accedere a finanziamenti di vario tipo da parte di banche e istituzioni finanziarie. Le banche tradizionali come HSBC, Barclays e Santander spesso offrono prestiti alle imprese e linee di credito per le aziende che muovono i primi passi. Inoltre, le banche per lo sviluppo, le società di venture capital, i business angel e le piattaforme di crowdfunding sono ulteriori fonti di finanziamento delle startup, ciascuna con un approccio diverso al sostegno delle iniziative imprenditoriali.

Quanto capitale per una startup?

Determinare la quantità di capitale azionario da cedere in una startup è una decisione di vitale importanza che può avere conseguenze significative sul futuro dell’impresa. La ripartizione del capitale dipende da vari fattori, tra cui il livello di finanziamenti necessario, la fase in cui si trova la startup, i contributi dei fondatori e il valore percepito dell’impresa. I fondatori spesso negoziano con gli investitori per raggiungere un compromesso tra l’esigenza di ottenere i fondi necessari e quella di mantenere una proprietà e un controllo sufficienti a incentivare la crescita e il successo.

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